Descrizione Progetto

La Loggia

Piazza Loggia è l’ombelico di Brescia. Feste, cerimonie, eventi, scioperi, manifestazioni, concerti, Mille Miglia, mercato, Fiera di San Faustino, ultras, caffè all’aperto, pirlo, street photography, riflessi, bomba: tutto quello che può succedere a Brescia accade qui.

Il Palazzo della Loggia è l’edificio, il monumento che caratterizza e simboleggia la città di Brescia, familiarmente e brevemente denominato dai bresciano “la Loggia”. La prima pietra di questa imponente costruzione fu posta nel 1492, l’anno della scoperta dell’America.

Turisti e semplici passanti fotografano ogni giorno il Palazzo della Loggia, affascinati dalla magnifica armonia della sua architettura. La ripresa si è ormai trasformata in rito, imprigionato nella rappresentazione omologata del “selfie”, in cui la fantasia e la documentazione non trovano più spazio.

Gli edifici, la piazza sono sempre gli stessi, ma il tempo passa, le vite scorrono, le attività economiche aprono, cambiano di proprietà, cambiano clientela. Le stagioni si susseguono, i bresciani transitano da piazza Loggia nel corso della loro esistenza, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, invecchiando con essa. Qualche volta la stessa gente, qualche volta differente. La terra gira intorno al sole, e ogni giorno la luce del sole colpisce Piazza Loggia da un’angolazione differente.

E anche io passo continuamente da qui, e fotografo con il bello ed il cattivo tempo, con o senza Mille Miglia, cercando punti di vista diversi, momenti diversi nello scorrere del tempo. La Loggia e la sua piazza.

Tratto dal film “Smoke

Auggie invita Paul a vedere le foto suo progetto, la documentazione del suo angolo.

PAUL: Sono tutte uguali.

AUGGIE: È vero. Quattromila fotografie dello stesso posto, l’angolo tra la Terza e la Settima, alle otto di mattina. Quattromila giorni con tutti i tipi di clima possibili. È per questo che non vado in vacanza, devo stare qui ogni mattina, alla stessa ora. Ogni mattina nello stesso posto alla stessa ora.

PAUL: Non ho mai visto niente del genere.

AUGGIE: È il mio progetto, quello che puoi chiamare il lavoro della mia vita.

PAUL: Pazzesco! Non sono sicuro di aver capito. Insomma, come ti è venuta questa idea di fare questo progetto?

AUGGIE: Non lo so, mi è venuta. È il mio angolo, dopotutto. Sì, insomma, è una piccola parte del mondo, ma anche qui succedono delle cose, come in qualunque altra parte. È la documentazione del mio angolo.

PAUL: È un po’ ossessivo.

AUGGIE: Non capirai mai se non vai più piano, amico mio.

PAUL: Cosa vuoi dire?

AUGGIE: Voglio dire che vai troppo veloce, non guardi neanche le foto.

PAUL: Ma sono tutte uguali.

AUGGIE: Sono tutte uguali, ma ognuna è differente dall’altra. Ci sono delle mattine di sole, delle mattine buie, ci sono luci estive e luci autunnali, giorni feriali e fine settimana. C’è gente con l’impermeabile e le galosce, e gente con la maglietta e i pantaloncini. Qualche volta la stessa gente, qualche volta differente. Qualche volta quelli differenti diventano uguali, e la stessa gente scompare. La terra gira intorno al sole, e ogni giorno la luce del sole colpisce la terra da un’angolazione differente.

PAUL: Più piano, eh?

AUGGIE: È quello che consiglio. Lo sai com’è: domani, domani, domani. Il tempo mantiene sempre il suo ritmo.

La Loggia di Brescia

Fotografie di Massimiliano Ferrari
Copyright Massimiliano Ferrari
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