Testare un flash in location con modelle, abiti e una luce naturale che cambia minuto dopo minuto, è il miglior modo per capire se può diventare un compagno affidabile. Il contesto era perfetto per metterlo alla prova: Villa Glisenti, a Villa Carcina. Uno scenario elegante, fatto di architetture classiche, stanze ampie, giochi di ombra e luce filtrata dalle finestre e dalla frasche degli alberi del meraviglioso parco della villa. L’obiettivo era chiaro: mixare luce ambiente e flash, senza mai perdere l’equilibrio e la naturalezza del set. Il Godox AD300Pro ha superato il test, e senza perdere un colpo.

 

Pronto, preciso, invisibile – anche in HSS

Durante la sessione a Villa Glisenti, ho utilizzato l’AD300Pro sia come luce principale sia come fill leggero, miscelando la luce flash con quella ambiente per creare una resa morbida e naturale. Il lampo è pulito, morbido, non invasivo, facilmente modellabile anche senza grandi accessori.

Un altro grande vantaggio è il supporto della funzione HSS (High-Speed Sync), che consente di utilizzare tempi di scatto fino a 1/8000 di secondo. Questo si è rivelato particolarmente utile per lavorare a tutta apertura anche in piena luce ambiente, controllando l’esposizione senza dover chiudere il diaframma o inserire filtri ND.

La ricarica è rapidissima: il tempo di recupero dopo uno scatto a piena potenza è di soli 1,5 secondi (e quasi istantaneo a potenze inferiori), perfetto per lavorare in sequenza senza spezzare il ritmo dello shooting. Il sistema wireless Godox con trigger XProS funziona con precisione chirurgica: nessuna perdita di segnale, sincronizzazione sempre perfetta, anche a distanza.

NICLA GIUZZI - Fotografia di Massimiliano Ferrari

Potenza bilanciata e portabilità reale

Il Godox AD300Pro è la sintesi perfetta tra potenza controllata e portabilità veraCon i suoi 300W, offre tutta la luce necessaria per ritratti in interni o in esterni in controluce, ma senza il peso e l’ingombro dei flash da studio. Il corpo è compatto e leggero (solo 1,25 kg con batteria), abbastanza piccolo da stare comodamente in uno zaino fotografico. Durante lo shooting, ho potuto spostarlo da una sala all’altra senza bisogno di assistenti o stativi ingombranti.

Un altro grande vantaggio: è compatibile con modificatori Bowens mount, grazie alla staffa Godox S2 opzionale. Questo apre le porte a softbox, beauty dish e diffusori professionali già presenti nel mio kit, con la garanzia di una modellazione della luce precisa e versatile.

 

Luce costante e batterie instancabili

Uno dei punti forti dell’AD300Pro è la costanza della luce. Il flash mantiene una temperatura colore abbastanza stabile intorno ai 5600K, con variazioni (±200K), anche a potenze diverse o in scatti ravvicinati. Questo si traduce in una coerenza cromatica da uno scatto all’altro, che evita correzioni complesse in post-produzione — fondamentale quando si lavora con lookbook, ritratti editoriali o progetti con palette definite. Non siamo a livelli di precisione di ProFoto, ma nemmeno ai suoi costi proibitivi. Tutto sommato, le varianze del Godox sono accettabili.

La batteria al litio da 2600mAh offre una lunga autonomia operativa: fino a 320 scatti a piena potenza con una singola carica. E quando si scarica, la ricarica è rapida: circa 2 ore per una carica completa, e la batteria è removibile, quindi si può facilmente lavorare con batterie di riserva.

 

ANITA PIZZINI - Fotografia di Massimiliano Ferrari

 

In conclusione

 

Godox-AD300-pro-Test-Massimiliano-FerrariIl Godox AD300Pro è un flash che non si impone mai sulla scena, ma la completa con eleganza. Compatto, leggero, potente quanto basta, con una luce stabile, una batteria duratura e la possibilità di usare i modificatori Bowens: è pensato per il fotografo che lavora in mobilità, senza rinunciare alla qualità. A Villa Glisenti ha dimostrato di essere molto più di un flash da viaggio: è uno strumento professionale, capace di integrarsi con sensibilità nella luce naturale, modellandola con precisione e coerenza.